La miopia è il difetto più diffuso al mondo, ne soffrono oltre 12 milioni di persone in Italia e il loro numero è destinato crescere.
I fattori che causano la miopia, difetto per cui si vede bene da vicino ma male da lontano, sono diversi: genetici, ambientali, razziali, endocrini. I due fattori principali responsabili dell’insorgenza della miopia sono sicuramente il fattore ereditario e quello ambientale, uno dei quali è l’attività visiva da vicino.
Negli ultimi anni, una delle cause che si aggiungono all’insorgenza della miopia è sicuramente l’uso massiccio dei dispositivi elettronici, cresciuto a livello esponenziale negli ultimi tempi: le persone leggono sempre di più a distanza ravvicinata, sviluppando molto bene la vista da vicino a discapito di quella da lontano, che viene sollecitata molto meno rispetto al passato.
A rischiare sono soprattutto i bambini, abituati fin da piccoli a usare questi apparecchi elettronici: 4 su 10 avranno qualche diottria in meno nel giro di dieci anni.
E non sono pochi quelli che passano più tempo davanti al telefonino rispetto a giocare all’aria aperta, un’attività fondamentale per sviluppare la vista da lontano. Recenti studi, svolti in Asia, hanno dimostrato che a parità di ore di studio, le classi di studenti che trascorrevano più tempo all’aria aperta avevano meno componenti miopi.
E’ tutta colpa dei telefonini e dei pc quindi? Certo che no!
Il problema risiede semmai nel loro uso: se se ne abusa e non si rispetta la distanza di sicurezza, a lungo andare guardare i monitor di smartphone o pc può comportare problemi alla vista.
La distanza di lettura ideale, ad esempio, è tra i 30 e i 35 cm, poco rispettata dagli studenti e da chi usa dispositivi elettronici.
Chi fissa per molto tempo uno schermo, per esempio, riduce la capacità naturale di ‘ammiccamento’ (lo sbattere degli occhi) una funzione che aiuta a mantenere l’umidità dell’occhio. In questo modo aumentano la stanchezza e la secchezza oculare.
La miopia è un difetto della vista in crescita ovunque e in alcuni Paesi dell’Asia siamo arrivati all’80% dei giovani colpiti.
Un fenomeno, quello asiatico, estremo, di cui ancora non conosciamo le cause precise.
Alle nostre latitudini non si raggiungeranno mai, fortunatamente, queste percentuali.
Un’altra motivazione risiede nello sfruttamento della vista: oggi usiamo gli occhi molte più ore al giorno rispetto al passato, sottoponendo la nostra vista a uno stress notevole.
Se a questo si aggiunge il fatto che una buona parte della popolazione studia tra i 6 e i 20 anni di età, quindi leggendo libri o schermi a distanza ravvicinata, si può spiegare più facilmente l’aumento della miopia a livello mondiale.
I dati lo confermano: secondo un recente studio, oltre la metà delle persone tra 25 e 29 anni, in Europa, ha problemi di diottrie. E da una generazione a quella successiva i miopi aumentano.
Grazie ai progressi nella chirurgia refrattiva, oggi la miopia si può correggere. A seconda dell’entità del difetto visivo, esistono diverse soluzioni per eliminare questo difetto, a tutte le età.